La Gioventù Esperantista Italiana si è impegnata più volte, in passato, con finalità umanitarie.
Il movimento Esperantista è infatti un movimento non solo culturale, ma anche dinamico.
Proprio il desiderio di un’azione sociale, per aiutare il prossimo o per migliorare l’ambiente, assieme al parlare una lingua comune è un presupposto fondamentale per un ampio coinvolgimento fra i giovani.
Torino, estate 1994: Mausoleo della Bela Rosin
Un gruppo di giovani esperantisti ripulisce il parco del Mausoleo della Bela Rosin, da anni in stato di abbandono. Il tutto durante un campo di lavoro internazionale durato una decina di giorni, con il sostegno del Comune di Torino.
Alessandria, autunno 1994: Alluvione
Durante la drammatica alluvione in Piemonte, la IEJ si attiva creando un gruppo di volontari provenienti da città e nazioni diverse (Germania, Italia, Paesi Bassi). L’azione viene coordinata dal Comune di Valenza Po, non colpito dall’alluvione ed ansioso di aiutare la cittadinanza della vicinissima Alessandria.
Il comune fornisce l’indispensabile aiuto logistico, ospitando i giovani volontari esperantisti e dirigendone il lavoro. L’intervento, che dura 10 giorni, ha luogo prima nella periferia di Alessandria e, successivamente, in città, principalmente presso l’Ospedale Maggiore.
Blera (Viterbo), estate 1995: Campo di lavoro archeologico
I giovani esperantisti organizzano un campo di lavoro archeologico: per dieci giorni i partecipanti ripuliscono da terra e cespugli le tombe dell’antica necropoli, scavate nel fianco di una collina.
Blera è un antichissimo paese di origine etrusca, in provincia di Viterbo. La vicinanza a Roma attira l’interesse di molti stranieri; purtroppo gli episodi di guerra in Croazia impediscono ad alcuni iscritti di venire. Il lavoro, molto interessante, crea un forte legame di amicizia e collaborazione con i ragazzi del posto, impegnati in un’associazione per la salvaguardia dei siti archeologici; tanto che l’esperienza viene ripetuta, con un notevole numero di iscritti, nell’estate degli anni successivi.
Padova, estate 1996: Parco della CLAC
Un gruppo di volontari lavora presso la CLAC (Comunità per le Libere Attività Culturali).
La sede della CLAC si trova presso l’ex macello, un esempio di archeologia industriale così importante da essere dichiarato monumento ufficiale dell’UNESCO; ora viene usata da oltre trenta libere associazioni, fra cui il gruppo esperantista di Padova.
Durante il campo di lavoro i volontari (provenienti da numerosi paesi) ripuliscono e ridipingono una delle costruzioni che si trovano nel parco.
Abruzzo, 2009: Terremoto a L’Aquila
L’Aquila e l’Abruzzo occidentale sono stati colpiti, nella mattinata di lunedì 6 aprile 2009, da un violento terremoto, che ha provocato circa 300 morti e lasciato senza tetto oltre 20mila persone.
L’evento ha portato, fra le altre cose, alla cancellazione del Festival Giovanile Internazionale 2009 di Giulianova (TE); la struttura destinata ad ospitare la manifestazione è stata impiegata per alloggiare anziani sfollati provenienti dalla provincia dell’Aquila.
In sostituzione dell’evento, i giovani della IEJ (di concerto con la Federazione Esperantista Italiana) hanno prestato la propria opera sollecitando la donazione di derrate alimentari e beni di prima necessità presso gli esercizi commerciali di Giulianova.
Nelle sole giornate di martedì 7 e mercoledì 8 aprile, la generosità dei giuliesi ha permesso di raccogliere circa 500 kg di pasta, 80 litri di latte, 100 kg di pelati, 200 kg di alimenti in scatola, prodotti di prima necessità per i bambini quali pannolini e omogeneizzati.
Al fine di garantire a tutti la possibilità di offrire un aiuto concreto alle popolazioni colpite, la Gioventù Esperantista Italiana e la Federazione Esperantista Italiana hanno inoltre lanciato una sottoscrizione umanitaria aperta a italiani e stranieri, volta a fornire un aiuto economico alla ricostruzione delle città colpite dalla tragedia.
La sottoscrizione, dal titolo “IEJ/IEF – HELPE AL ABRUCO”, ha raccolto più di duemila euro.
Puoi leggere maggiori informazioni nel resoconto finale sul volontariato IEJ a Giulianova.